Vimercate (Monza-Brianza), 1996.
gesso eroso dall’acqua del fiume, corda
10 elementi cm 40 x 25 x 3 ciascuno
È un tempio la natura ove viventi
pilastri a volte confuse parole
mandano fuori; la attraversa l’uomo
tra foreste di simboli dagli occhi familiari...
Charles Baudelaire, Corrispondenze, in I fiori del male, 1857
“Così si impone il mio lavoro, dove candide lastre vissute poggiano contro betulle scandendo il passo del visitatore attraverso la bianca dimora. Tacete. Su la soglia ascoltate con rispetto le loro parole che parlano di tempo. Il fiume le ha erose lasciandosi impresso sui vari elementi strappati dal letto, ma ancora dialogano tra loro, movimenti convulsi che urlano, piangono, ridono e sussurrano seguendo un loro spartito sino a dissolversi nel nulla”.
Dopo aver conseguito il diploma presso il Liceo artistico Fausto Melotti di Cantù, frequenta ora l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. È stato vincitore ex aequo di Gallery Sweet Gallery OUTDOOR nel 2015.