Catania, 1965.
2020
noci, carta di cotone, carta di riso, pigmenti e colori vegetali, legno
libro: 30 x 20 x 4 cm
pali tutori: cm 215 x 60 x 60
«Questo lavoro nasce dalla necessità di proteggere la vita, seminando speranza. La mia speranza è contenuta in un seme. È sacro perché inizio di ogni vita. I semi sono biblioteche che contengono l’intera storia dell’evoluzione, un messaggio concentrato su come crescere, vivere e morire.
Nel mio lavoro mi faccio custode della saggezza del seme. Ho raccolto e selezionato vari semi, utilizzando materiali ecologici e creando copertine di libri che ho tinto con pigmenti vegetali e minerali. Per le pagine ho usato carta velina e carta di riso. Tra i due fogli uniti con colla di farina sono racchiusi i semi precedentemente essiccati al sole. Ogni libro può, se sotterrato, riprodurre una diversa varietà di pianta.
Questo libro contiene semi di noce. Ne saranno poi interrate alcune pagine in una buca delimitata da un recinto di legno a protezione del nuovo alberello che nascerà».
La natura si offre nuda con le carni maltrattate da uno scriteriato e continuo oltraggio. Non capiamo che siamo un unico corpo: così perseveriamo ad autodistruggerci. Rita Lazzaro accoglie l’eco d’aiuto che risuona da ogni angolo e con i suoi manufatti lancia un forte richiamo affinché possa essere premurosamente custodita l’armoniosa bellezza dell’universo. Le sue opere, infatti, non sono oggetti, bensì soggetti che interrogano e spingono alla riflessione. C’è una magia che anima queste “creature”, elaborate con certosina dedizione e reale sensibilità. Rita abbraccia la terra e l’umanità, spargendo semi da cui possa germogliare la grazia di proficue e fiorenti speranze.
Angelo Scandurra