Toulon (Francia), 1969.
2021
pittura a olio su lenzuolo di cotone di riuso, cartapesta, argilla, corda, filo di ferro, legno, elementi vegetali
dimensioni variabili
«L’ape, insetto eccezionale dalla natura perfetta, ci riporta all’Età dell’Oro, un periodo idilliaco per gli autori antichi che lo hanno tramandato a noi come momento di armonia tra i viventi.
Le api sono da sempre considerate creature sacre; aiutano e salvano l’uomo con la produzione del miele, dono divino e alchimia naturale, usato nel cibo, nelle bevande e nella medicina.
È il miele dorato la fonte di un’antica bevanda, l’idromele, che svolge un ruolo centrale nelle antiche tradizioni religiose d’Europa: apporta il dono della profezia e il canto della dea. Nella Grecia Antica, come in India, il miele e il latte sono cibo degli dei, simboli di abbondanza, dolcezza e vita. Per questa ragione l’ape fu adorata e venerata come Dea Madre in tante civiltà del mondo».
Laureata in Storia dell’Arte ad Aix-en-Provence, ha lavorato a Grasse nel Museo di Arte e Storia della Provenza e nel Museo Internazionale della Profumeria, esperienze ricche di contatti con artisti contemporanei che hanno rinforzato la sua passione per le arti figurative. Vive in Italia da vent’anni e da diversi anni partecipa a mostre di pittura in Italia e all’estero.