Guidizzolo (Mantova), 1951. Vive e lavora a Cantù.
legno di pino
cm 625 x 318 x 270
ARTISTA INVITATO
“Le prime raffigurazioni della croce sono alberi. Abbiamo provato a liberarci dalla croce,
noi moderni, ma non ci siamo riusciti. Ce lo ricorda lo scultore, drammaticamente,
riconsegnandocela. L’albero mette in comunicazione la terra con il cielo.
Gli artisti hanno sempre fatto teologia. Anche senza rendersene conto. È il loro istinto”.
Luca Moscatelli
Giovanissimo si trasferisce a Cantù (Como) dove frequenta l’Istituto statale d’arte e ha tra gli
insegnanti Giuliano Vangi. Nel 1974 conclude gli studi artistici all’Accademia di Belle Arti di
Brera con Alik Cavaliere. Alla ricerca artistica affianca una lunga attività didattica proprio nelle
scuole che lo hanno visto allievo: prima l’Istituto statale d’arte di Cantù e poi l’Accademia di
Belle Arti di Brera, nel dipartimento di Design diretto da Ugo La Pietra. Attualmente insegna
all’Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como nel dipartimento di Arti visive.
Il suo lavoro prende avvio negli anni Settanta con i “mobili-scultura”, frutto dell’apprendistato
presso le botteghe di Cantù. In queste opere cerca di nobilitare le capacità tecniche degli intagliatori
– frequentati sin da adolescente – con la scultura, conosciuta con Vangi e sviluppata
con Alik Cavaliere. Negli anni Novanta la natura prende il sopravvento: i mobili sono scheletriti
e realizzati con rami di robinia, inceneriti; gli animali vi costruiscono nidi, trappole e tane. I
materiali cambiano, il legno si combina con il midollino, la tela, la cenere. Tutto si appiattisce
sulla parete, il volume mima l’assonometria, la prospettiva. La natura è catalogata, protetta,
ricordata, fossilizzata. Negli anni Duemila il suo lavoro cambia ancora: il legno si trasforma in
metallo, la natura viene fissata nelle fusioni, si stratifica con lettere e numeri, si salda con oggetti
e i giochi dell’infanzia. Tutto si alleggerisce: la scultura si unisce con la natura, il disegno
con la fotografia, i materiali più poveri con i metalli preziosi.
Principali mostre personali recenti: 2002, Qoèlet, basilica di San Vincenzo Galliano, Cantù (Como)
e Arte-Fatta. Natura, Atelier Lythos, Como; 2004, In visione, Cinema Roma, Seregno (Milano);
2006, Gaeti, mobili scultura, Palazzo Taidelli, Padova; 2007, Natura allo specchio, Libreria La Strada,
Cantù (Como); 2008, Valerio Gaeti, Albano Morandi, Palazzo Rezzonico, Barlassina (Milano);
2011, Reggo lo specchio alla natura, Galleria Roberta Lietti e Benzoni Gioielli, Como.
Principali mostre colletive recenti: 2009, La natura senza mani, Villa Greppi, Monticello Brianza (Lecco) e Miniartextilcosmo, ex chiesa di San Francesco e Teatro Sociale, Como; 2010, Miniartextil à Montrouge, Parigi; 2011, Natura della crisi, Casa Ferrari, Stenico (Trento); 2012, Geode, Palazzo Ducale, Genova; 2013, 14° International Triennial of Tapestry, Lodz (Polonia) e Rito costume paradosso. Il cammino del pane, Spazio Oberdan, Milano; 2014, De rerum natura, Palazzo Leone da Perego, Legnano (Milano).