Carate Brianza (Monza-Brianza), 1958.
2020-2021
argilla rossa, argilla bianca, paper-clay, legno, spago
4 elementi, cm 29 x 29 x 2 ciascuno
«Per l’artista austriaco Friedensreich Hundertwasser architettura e arte sono in stretta correlazione e in armonia con la natura. Nella sua visione antropologica, l’uomo abita cinque pelli: l’epidermide, i suoi abiti, la sua casa, l’ambiente sociale che lo identifica e, infine, la terra intera, la cui salute globale è condizione anche per la sua salvezza personale.
È a questa visione che si rifà l’opera: una realtà stratificata in cui viene messo a tema l’idea della dimora, connotata drammaticamente in riferimento alla situazione di precarietà che siamo stati costretti a vivere in questo periodo di pandemia. L’opera, nella sua stessa materia, ripresenta i quattro elementi; il quinto è rappresentato dalla creatività investita dagli elementi naturali che essa va poi a riordinare».
Dopo essersi diplomata all’Istituto d’Arte di Monza sotto la guida di Nanni Valentini, si dedica all’arte della ceramica e frequenta corsi di scultura e tornio in Italia e in Spagna. In quegli anni organizza mostre e presenta i propri lavori con lo scultore Alessio Tasca e altri ceramisti. Studia e realizza lavori in carta, confermando la sua predilezione per materiali e per supporti autonomamente costruiti. Frequenta stage d’approfondimento sulla tecnica raku con il maestro fiorentino Sergio Pagliai. Partecipa a diverse mostre collettive e tiene personali sul territorio nazionale, acquisendo premi e segnalazioni.
Dal 2009 approfondisce le tecniche della ceramica in Spagna presso scuole dedicate e amici ceramisti, a Cogorderos (Castilla y Leon) e a La Bisbal (Girona), e in Italia alle Lame del Sesia. Si interessa a tutti i tipi di cotture e sperimentazioni fino all’odierna paper-clay. Nel suo percorso incontra grandi artisti con i quali collabora e avvia corsi. Promuove diverse iniziative di tipo artistico, sociale e culturale.