Edition 2021

Giulia Alberti

Firenze, 1946.

Il vuoto

2013-2021
ceramica refrattaria, ossidi colorati, corde colorate, elementi vegetali
dimensioni variabili

«Due elementi abitano il bosco: il Liquidambar, ambra liquida – resina balsamica che, bruciata, profuma di incenso – e il Vuoto, nella filosofia cinese l’origine del CHI, dell’energia, del soffio vitale. Nel Vuoto, l’energia circola e si rigenera. Oltre a essere una categoria estetica, il Vuoto/Pieno coinvolge tutto l’uomo, suscita la trasformazione interna e provoca il movimento circolare. La mia ricerca come artista è di interpretare le energie delle piante e raccontarle, facendole interagire con le mie sculture in ceramica.
In questo bosco vitale e arioso sono stata attratta da alcuni alberi di Liquidambar: la loro posizione al limite dà vita a un nuovo spazio, a sé stante, che ho delimitato. Ho realizzato delle forme cave, dei “bacini mediterranei” in ceramica, e le ho collocate ai piedi degli alberi. Così delimitato si viene a “vedere” il Vuoto. I tre bacini “contengono” l’energia dei liquidi e interagiscono con l’albero: il primo a sinistra è Acqua che fa crescere la pianta; il secondo è Resina che raccoglie il generoso dono del Liquidambar; il terzo è Incenso che brucia, il nostro ringraziamento per il dono del Liquidambar. Entrando dentro questo Vuoto si potrà percepire un ambiente benefico creato dall’interazione tra alberi e sculture. Lo spettatore è invitato a entrare per vivere il Vuoto. Una persona alla volta».

 

Biografia dell’artista

Si dedica fin da subito alla pittura, frequentando il liceo artistico a Firenze e in seguito la facoltà di Architettura a Milano. Progetta grandi strutture ambientali in vetro industriale lavorato a caldo e collocate in spazi verdi, in cui invita lo spettatore a entrare. A Murano realizza sculture in vetro colato lavorato come liquido raffreddato. Dal 2008 crea sculture in terra refrattaria presso le fornaci di Sassello e Albissola, ispirate alla filosofia di Rudolf Steiner, lavorando sul motivo della spirale. Tra le mostre si ricordano: Tre artisti a quattro dimensioni, Spazio Metals, Milano, 1991; Arte e Architettura per l’Ambiente urbano, Ansaldo, Milano, 1992. Seguono: Artlife for the world, Venezia, 2008 e quelle presso Spaziotemporaneo, Milano, 2009; Fortezza del Priamar, Savona, 2015; Galleria Scoglio di Quarto, Milano, 2019.