Edition 2021

Emanuela Ascari

Sassuolo (Modena), 1977.

Feral Garden

2021
materiali vari
dimensioni variabili

ARTISTA INVITATA

«Nel giardino della famiglia Isella, la mia attenzione si è focalizzata sull’unica area selvatica: un cumulo di terra e macerie ricoperto da erbe spontanee in mezzo a tre ceppi di Cedrus atlantica. L’intervento vuole essere un invito a entrare in questa area incolta, creando dei sentieri per esplorarla e poter posare lo sguardo dove la mancanza di attenzione ha dato vita a un’isola di biodiversità marginale trasformata in giardino. Un giardino selvatico che vive e si rigenera nel movimento e nel cambiamento.
Attraverso l’azione dello scavo “archeologico” ho inoltre voluto mettere in evidenza la mescolanza di elementi naturali e antropici che lo compongono portando alla luce ciò che non si vede, svelando quello strato dove terra, pietre, radici, foglie, semi, animali, scarti dell’attività umana si incontrano in un lento processo di decomposizione e riorganizzazione. Il lavoro vuole appropriarsi dello spazio in modo poco invasivo senza un progetto preesistente lasciandosi guidare da curiosità, stupore e bellezza, per svelare e mostrare ciò che già c’è. Feral è ciò che, dopo essere stato addomesticato, ritorna selvatico».

 

Biografia dell’artista

Vive tra Torino e Întorsura Buzăului (Romania), dove ha avviato il progetto di ospitalità e ricerca Intersecţia. Dopo la laurea in DAMS - Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo (Arti Visive) e il master Paesaggi Straordinari al Politecnico di Milano, inizia a indagare territori ai margini dell’urbano cercando forme di un pensiero ecologico, a partire dalla terra e dall’interazione dell’uomo con l’ambiente. Rielabora paesaggi in installazioni, performance e ambientazioni sonore.
Nel 2015 ha dato avvio a Ciò che è vivo - culture tour, una ricerca sull’agricoltura organica in Italia, progetto sviluppato e presentato in residenza al MACRO, Roma, al PAV, Torino, alla Fondazione Baruchello, Roma e nel 2016 per Seminaria Festival, Maranola (Latina). Ha partecipato a residenze tra le quali Utopiana (Ginevra, 2016), SOMA (Città del Messico, 2013), GuilmiArtProject/Vis à Vis-Artists in Residence Project (Guilmi, Chieti, 2012), Moly-Sabata (Sablons, Francia, 2013) per GAP - Global Art Programme, Milano. Ha esposto in Italia e all’estero e ha ricevuto riconoscimenti attraverso premi e pubblicazioni.

MOSTRE PERSONALI RECENTI
2021 Ciò che è vivo, installazione, Festival L’arte della terra, Meda (Monza-Brianza)
2021 Mirafiori dopo il mito, anteprima dell’opera Miraflora, Urrà Torino, spazio MRF, Torino
2021 Surrounded, performance, Generazioni, il Festival degli archivi, Archivissima, Torino
2020-2021 Urrà Torino, progetto di arte pubblica, Torino
2019 Doppio scarto, Associazione Quasi Quadro, Torino
2016 Ciò che è vivo - culture tour, a cura di Raffaele Quattrone e Associazione Wunderkammer, Dislocata, Vignola (Modena)
2015 Ciò che è vivo - project, Programma Artisti in Residenza 2015, MACRO - Museo di Arte Contemporanea di Roma
2013 Risque acceptable, Espace Jeanne de Flandreysy, Global Art Programme, Art3, Moly-Sabata artist’s residence, Valence (Francia)

MOSTRE COLLETTIVE RECENTI
2021 Per fare un tavolo. Arte e territorio - A Cielo Aperto 2021, ideato e organizzato da Bianco-Valente e Pasquale Campanella nell’ambito del Padiglione Italia, 17. Mostra Internazionale di Architettura, Biennale di Venezia 2021 Intersezioni, IGAV, Istituto Garuzzo per le arti visive, La Castiglia di Saluzzo, Saluzzo (Cuneo) 2021 Camera d’ascolto, a cura di Lucia Biolchini, Wunderkammer Dislocata, Vignola (Modena) 2020 Tree Time, a cura di Daniela Berta e Andrea Lerda, MUSE - Museo delle Scienze, Trento 2020 Neutral, mtn - museo temporaneo navile, Bologna 2020 PAM! Privatissima, Palazzo Ducale, Pavullo (Modena) 2019 Magma. Profanazioni, a cura di Giusi