Como, 1962.
corten, foglie di quercia
3 elementi
cm 260 x 100 x 0,3
cm 270 x 100 x 0,3
cm 240 x 102 x 0,3
“Foglie secche, adagiate sul terreno, simbolicamente a rappresentare la caducità, la precarietà e l’effimero della vita, che nel suo continuo rigenerarsi dà un senso alla stessa”.
Originario della Valle d’Intelvi (Como), terra dei Magistri Comacini e dell’Antelami, apprende i primi rudimenti sulla scultura da un parente, Domenico Inganni, insegnante alla Accademia Reale di Stoccolma e ultimo maestro della scagliola. Al Liceo Artistico Michelangelo di Como segue gli insegnamenti dello scultore Giovanni Tavani, diplomandosi nel 1980. Nel 1985 si laurea in composizione architettonica presso la facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, con il professore architetto Luigi Spagnoli. Nello stesso anno si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera, diplomandosi nel 1989 in scultura con Giancarlo Marchese. Nel 1996 fonda, con un gruppo di artisti, l’associazione culturale Spazio Libertà. Come libero professionista si occupa di scultura, restauro, modellismo statico per l’architettura e, grazie alla sua esperienza nella lavorazione delle cere, collabora con importanti scultori.