Trieste, 1975.
muschio, piume, pigne, ricci, nido di uccelli intessuto con fili di plastica, retine di plastica, corde in juta, rete metallica
dimensioni variabili
“L’opera vive grazie alla collaborazione di un albero paziente che lascia pendere dai suoi rami tre nidi, tre nicchie ovoidali realizzate con materiali naturali e rete metallica. I diversi giacigli di ogni nido, il muschio e le piume, i ricci e le pigne, la natura snaturata dalla plastica e del non finito suggeriscono curiosità visiva e tattile, nodi da sperimentare per scoprire la morbidezza dell’accoglienza, la scomodità della natura avversa, il degrado del nostro tempo”.
Indicazioni per il visitatore: poni la mano nel nido per scoprire cosa sentirai
Spontanea e autodidatta, si forma nelle botteghe di artisti e artigiani. Tiene atelier di sperimentazione artistica per bambini e ragazzi. Ha partecipato attivamente al collettivo femminile Sottanepoetiche realizzando installazioni a Chiavenna, Morbegno, Parma. Ha esposto: Terra presso la Civica Scuola di Milano, 2004; Rosso Bagnato presso il Parco Agricolo Sud Milano, collettiva fotografica, 2006; Silenzio presso il parco della Fondazione Minoprio, 2015; Equilibrium presso Alpe di Pazz (Svizzera), 2016. Ha vinto il secondo premio a La mostra degli asini con l’opera Tira Piano (Libreria La Strada, Cantù, 2010). È stata l’artista vincitrice di Gallery Sweet Gallery OUTDOOR. II edizione, a cura di Elena Isella, Mariano Comense 2017.