Fara Gera d’Adda (Bergamo), 1957. Vive e lavora a Fara Gera d’Adda.
marmo arabescato orobico, paglia
cm 70 diametro
“Un nido di paglia con due uova di marmo, una suggestione della creazione di Madre Natura. Le uova, nella loro culla naturale, il nido, comunicano l’idea di nascita come simbolo arcaico di rigenerazione primaverile. L’idea originaria nasce dal fascino dell’uovo, della sua forma e del suo significato. L’uovo del mito cosmogonico e l’uovo mistico rappresentato nella Madonna con Bambino di Piero della Francesca (Pinacoteca di Brera). La forma primordiale dell’uovo nell’interpretazione di Costantin Brâncuși nelle sue ‘sculture per ciechi’. Il nido testimone del ciclo della vita nell’opera di Vincent van Gogh, Natura morta con nidi di uccelli”.
Fin dalla giovane etŕ si interessa all’arte e in particolare alla scultura, una passione che cresce e si approfondisce con gli studi all’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo. Le esperienze di vita e di lavoro, i viaggi e le letture, contribuiscono alla maturazione dell’uomo e dell’artista, confermando la scultura quale linguaggio espressivo di un cammino esistenziale in continua ricerca ed evoluzione. Ha esposto le sue sculture e partecipato a simposi internazionali in Italia, Svizzera, Francia, Olanda, Austria, Spagna, Albania, Finlandia, Israele, Turchia, Giappone, Nuova Zelanda, Corea, Cina, Egitto, India, Uruguay, Lussemburgo. Nel 1997 ha ricevuto il primo premio al simposio internazionale di scultura “Fukuhara Gakuen” a Kitakyūshū in Giappone.